Proroga di 6 mesi dell’avviso comune, ossia possibilità di chiedere sino al 31 luglio 2011 la moratoria dei finanziamenti che non hanno usufruito della sospensione. Possibile allungamento per i mutui/finanziamenti chirografari ed ipotecari di 2 o 3 anni che hanno già avuto la sospensione, per garantire se necessario un sostegno alla liquidità delle imprese. Per chi lo richieda, possibilità di utilizzare strumenti per gestire il rischio di tasso per i mutui interessati all’allungamento.
Beneficiari
Le piccole e medie imprese interessate alle misure previste nell’Avviso comune del 3 agosto 2009 (ripreso dall’Accordo del 16 febbraio 2011) devono avere:
Tali requisiti devono essere riferiti alla singola azienda, senza considerare l’eventuale partecipazione a gruppi societari. Le PMI richiedenti, inoltre, devono essere residenti in Italia e provare la continuità e le prospettive economiche dell’azienda.
Qualora un’impresa abbia già fruito della moratoria per un contratto di leasing o per l’allungamento della scadenza di un credito, non potrà fruire di un’ulteriore agevolazione per lo stesso contratto. Le imprese che hanno già fruito della moratoria sui mutui possono, invece, richiedere una nuova sospensione sugli stessi non superiore ai 2 anni per i finanziamenti chirografari e ai 3 anni per quelli ipotecari. Le banche possono mettere a disposizione delle PMI che ne facciano richiesta strumenti di gestione del rischio del tasso di interesse
Mutui e Leasing oggetto della sospensione
Possono beneficiare della sospensione:
L’impresa dovrà dichiarare di non avere rate scadute (non pagate o pagate parzialmente) da non più di 180 giorni dalla data di presentazione della domanda. Qualora vi siano rate in mora scadute da non più di 180 giorni la sospensione avrà effetto dalla prima delle rate rimaste impagate:
Æ durante la sospensione l’impresa pagherà rate di soli interessi, al tasso contrattualmente pattuito;
Æ al termine l’impresa rimborserà le quote capitali interessate dalla sospensione.
L’impresa potrà beneficiare dell’allungamento del piano di ammortamento dei mutui e dei leasing finanziari per un periodo pari a quello di sospensione, fatta salva la facoltà di chiedere il ricalcolo delle rate successive al pagamento delle quote capitale sospese in modo che la durata complessiva del mutuo/leasing non subisca variazioni.
Procedura e tempi
L’ABI ha concordato con le associazioni d’impresa un modulo condiviso per la richiesta della sospensione dei debiti e delle operazioni di allungamento dei crediti oggetto di anticipazione da parte delle imprese interessate all’attuazione di uno o più punti dell’Avviso comune. Le banche e gli intermediari sono tenuti a fornire risposta di norma entro 30 giorni lavorativi dalla presentazione dell’istanza. L’accettazione della domanda non può essere subordinata alla richiesta di ulteriori garanzie aggiuntive da parte degli istituti. Il fac-simile del modello è prelevabile dal sito web http://www.abi.it/manager?action=show_document&portalId=1&documentId=10531%20.
E’ attivo l’intervento promosso dalla Simest per il miglioramento della solidità patrimoniale delle imprese per accrescerne la competitività sul mercato. L’obiettivo è di raggiungere, mantenere o superare il livello di solidità patrimoniale di riferimento (rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette) posto uguale a 0,65 e denominato “livello soglia”.
Beneficiari
L’accesso al finanziamento è consentito alle PMI qualunque sia il loro livello di solidità patrimoniale “di ingresso”, inferiore, pari o superiore rispetto al “livello soglia”. I beneficiari sono le PMI con sede legale in Italia, costituite, alla data di erogazione del finanziamento, sotto forma di società per azioni, con un fatturato estero medio relativo ai 3 esercizi finanziari precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione pari al 20% del fatturato complessivo.
Natura dell’agevolazione
L’agevolazione consiste in un finanziamento che prevede 2 fasi:
Ø Nella prima fase (erogazione e preammortamento) il finanziamento è a tasso di riferimento UE, con rilascio di garanzia se il “livello di ingresso” è inferiore al “livello soglia” di 0,65, senza rilascio di garanzia se il “livello di ingresso” è uguale o superiore al “livello soglia”.
Ø Nella seconda fase il rimborso avviene in 5 anni a tasso agevolato (pari al 15% del tasso di riferimento UE, purché non inferiore allo 0,50% p.a., fisso) se l’obiettivo di raggiungere, mantenere o superare il “livello soglia” di 0,65 è stato realizzato al termine della prima fase; il rimborso avviene in 3 mesi a tasso di riferimento UE, se il suddetto obiettivo non è stato realizzato.
Misura dell’agevolazione
La SIMEST intende finanziare le PMI che risultano avere i requisiti sotto riportati, mediante un finanziamento di PURA LIQUIDITA’ senza OBBLIGO di INVESTIMENTI ad un tasso basso pari al 15% del tasso di riferimento considerato (ad oggi 2,49%) e comunque non inferiore allo 0,5% anno.
Il finanziamento che non può superare € 500.000,00, nel limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa richiedente e nel rispetto dell’applicazione della regola comunitaria “de minimis”.
Beneficiari
Imprese individuali, società di persone e società di capitali nella cui composizione ci siano soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:
Si tratta di voucher a fondo perduto per le imprese piemontesi, che vogliano partecipare a manifestazioni fieristiche internazionali all'estero in forma singola o come aggregazione di imprese.
Beneficiari
Possono presentare domanda le Micro, piccole e medie imprese che al momento della presentazione della domanda abbiano i seguenti requisiti:
a) sede operativa attiva in Piemonte. In caso contrario, le imprese devono impegnarsi a localizzare un’unità operativa nel territorio regionale entro sei mesi dalla data di concessione dell’agevolazione e comunque entro l’erogazione del contributo;
b) siano iscritte da almeno un anno al Registro Imprese e, nel caso di Imprese artigiane, all’Albo Artigiani.
Iniziative agevolabili
L'agevolazione è rivolta a coloro che vogliono partecipare a manifestazioni fieristiche di carattere internazionale che si svolgono in Europa o in territorio Extra europeo.
E’ possibile partecipare a fiere scelte tra un elenco di manifestazioni già stabilite da CEI Piemonte, oppure scegliendo una manifestazione a propria scelta purché abbia i requisiti di fiera internazionale.
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese sostenute (fatturate e quietanzate) dopo la presentazione della domanda telematica.
In particolare sono finanziabili le spese riguardanti:
- un biglietto aereo di a/r in classe economy o un biglietto ferroviario per ciascun evento fieristico;
- diritto di plateatico (spazio espositivo e diritti connessi);
- inserimento dell’azienda nel catalogo dell’evento fieristico;
- allestimento e pulizia stand;
- facchinaggio in fiera;
- realizzazione di materiale e/o di iniziative di tipo promozionale/commerciale in lingue estere, nella misura massima di 2.000 euro (es: cataloghi, listini, schede tecniche, anche in formato elettronico, iscrizione a portali specializzati per vendite on line, siti di lead generation ecc.);
- spese di spedizione di campionari e materiale espositivo e relativi servizi accessori;
- giornata formativa ad hoc sull’evento/eventi fieristici (massimo 500 euro).
agevolazione e limitazioni
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto (voucher), fino alla concorrenza del 100% delle spese ammissibili, per un importo massimo di euro 5.000 (per le fiere in Paesi europei) o 10.000 (per le fiere in Paesi extraeuropei) per la partecipazione ad eventi fieristici.
E' possibile partecipare a fiere di carattere internazionale la cui data di svolgimento è prevista fra il 1 luglio 2011 ed il 31 dicembre 2011.
Nuove opportunità di finanziamento e contributo a sostegno di investimenti da parte delle imprese in Piemonte. Gli interventi mirano a sostenere gli investimenti per la nascita e lo sviluppo di iniziative di lavoro autonomo.
Beneficiari
Possono presentare domanda di agevolazione i soggetti che abbiano le seguenti caratteristiche:
- siano titolari di Partita IVA in tutti i settori merceologici e professionali compresi quelli privi di Albo o ordine professionale;
- abbiano ottenuto la Partita IVA a far data dal 1° gennaio dei due anni precedenti la data di presentazione della domanda.
Possono beneficiare degli interventi i soggetti beneficiari residenti o domiciliati in Piemonte e aventi sede operativa fissa in Piemonte.
Iniziative agevolabili
La domanda di finanziamento deve essere finalizzata al conseguimento di uno tra i seguenti obiettivi, riguardante un progetto di immediata cantierabilità:
a) realizzazione di investimenti in macchinari, attrezzature, arredi, automezzi (è escluso l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di soggetti beneficiari operanti nel settore del trasporto su strada per conto terzi);
b) attivazione e adeguamento dei locali e degli impianti tecnici necessari per l’esercizio delle attività.
La domanda di contributo a fondo perduto deve essere finalizzata al conseguimento di uno o più tra i seguenti obiettivi:
- copertura delle spese generali di avviamento e delle spese di assistenza tecnica-gestionale connesse all’avvio dell’attività;
- formazione professionale e manageriale.
Spese ammissibili
Per l'accesso al finanziamento:
- macchinari e automezzi strumentali all’attività;
- opere murarie, impianti elettrici, idraulici, impianti tecnici, ristrutturazioni in genere; per il lavoro autonomo sono ammesse solo spese per impianti tecnici;
- arredi
strumentali, attrezzature e/o apparecchiature informatiche e relativi programmi
applicativi.
Per la richiesta di contributo a fondo perduto:
- contratti per i collegamenti ai servizi necessari all’avvio dell’attività (canoni esclusi);
- promozione e pubblicità;
- consulenze per la stesura del progetto per cui si richiede l’agevolazione;
- canoni di affitto per l’immobile sede dell’attività;
- assistenza tecnica e gestionale (servizi tecnici e professionali);
- corsi esterni di formazione professionale e manageriale.
Agevolazione e limitazioni
L’agevolazione consiste, a seconda del tipo di intervento attuato, in:
a) Finanziamento agevolato fino al 100% delle spese ammissibili.
b) Contributo a fondo perduto, nella misura massima del 40% delle spese ammissibili.
Non sono ammessi i lavoratori autonomi che nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda abbiano operato in proprio nello stesso settore di attività per la quale si intendono richiedere gli incentivi.